Le spese per gli ebrei divennero sempre maggiori, fino a vedersi attribuire il pagamento di una tassa per il sostentamento degli ebrei convertiti, più o meno spontaneamente, a Roma. Fu Papa Pio IV, nel 1562, a stabilire che i canoni di affitto imposti dai cristiani per l’affitto delle loro case agli ebrei, restassero inalterati, senza possibilità di aumento. Con l’arrivo dei francesi, nel 1797, le porte del ghetto furono abbattute. Caduto Napoleone, però, ritornarono i ghetti e si rifecero i portoni, anche se ad Urbino l’Arcivescovo rimandò tale triste evento per dieci anni. Nel 1825 tutto sembrava essere tornato come prima, c’era di nuovo il ghetto, anche se si finì con il dimenticarsi di chiuderne i cancelli.
Grazie a te Valentina per questo articolo. Non potevi trovare modo migliore per onorare il giorno della memoria. Di grande attualità visto che oggi viviamo in tempi di complottismi ricordare sempre che anche i nazisti sostenevano che esistesse un complotto giudaico per impossessarsi dell’economia mondiale. Con le conseguenze che conosciamo.