Torre San Marco: terra contesa, terra di briganti, terra di prodotti d’eccellenza

Di origine antichissima, probabilmente medievale, Torre San Marco è un piccolo borgo della Provincia di Pesaro e Urbino, poco distante da Fratte Rosa, lungo la valle del Fiume Cesano.

Tracce del passato

Caratterizzato da una massiccia e robusta Torre, da cui l’etimologia del suo nome, questo luogo fu aspramente conteso da diverse importanti famiglie, dai Malatesta ai Montefeltro ai Della Rovere e, fino al 1545, fu sottomesso alla dominazione dei Da Varano di Camerino. Per quasi due secoli (1562-1738) fu dominazione della potente famiglia anconetana dei Conti Bonarelli, poi, la sua annessione allo Stato Pontificio.

Si narra che Torre San Marco, verso la fine del 1800, fosse teatro di crude vicende commesse ad opera della Banda Grossi, un gruppo di briganti che si dice avesse nelle grotte adiacenti al borgo antico la sua sede logistica. Anche se il nascondiglio non venne mai individuato con precisione, si dice che venne utilizzato per nascondere armi, munizioni e tesori saccheggiati.

Torre San Marco e i suoi prodotti

Appartenente alla “terra del Lubaco”, così come Fratte Rosa e altri comuni limitrofi, qui la generosità del terreno ha consentito la conservazione di un particolare tipo di fava, esistente solo in questo luogo, la Fava di Fratte Rosa.

Scongiurato il suo rischio di estinzione, grazie ad un importante progetto di recupero del seme, la “Fava di Fratte Rosa” è oggi presidio slow food, coltivata grazie anche alla tutela dei produttori torreggiani. In questa zona si coltiva anche zafferano e si producono miele e liquori che ben si abbinano ai prodotti della tradizione locale.

Se verrete a Torre San Marco, non perdetevi la visita di Fratte Rosa.  Negli articoli qui sotto, trovate qualche idea su cosa vedere!

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