Manca una settimana all’inizio del Festival di Sanremo e non potevo non richiedere un’intervista agli ideatori di uno dei fenomeni più dilaganti del momento, il Fantasanremo. Soprattutto perchè la nascita di questo “gioco” è avvenuta per opera di marchigiani, in terra marchigiana.
Il 27 Dicembre si sono aperte le iscrizioni e si chiuderanno il 6 Febbraio 2023… e già i numeri sono da record!
Ecco la mia intervista ai membri del Fantasanremo team!
Sempre più utenti sono incuriositi dal “fenomeno” Fantasanremo e si può dire che questo gioco abbia portato molti giovani a seguire maggiormente la kermesse della canzone italiana. Siete d’accordo?
Indubbiamente siamo molto contenti di aver raccolto una così larga partecipazione soprattutto per quanto riguarda giocatori nella fascia di età under 35. L’entusiasmo intorno al nostro fantagiuoco va ricondotto anche alle scelte che hanno caratterizzato la direzione artistica di Amadeus delle ultime tre edizioni del Festival e alle innovazioni che ha portato.
Quando e come è nata l’idea del Fantasanremo?
L’idea è nata nel 2020, dopo anni in cui si era comunque già costituito un gruppo di ascolto, la Giuria Microscopica (una sorta di umile giuria demoscopica), che valutava le performance dei cantanti in gara. Proprio in quell’anno abbiamo cercato di rendere più attiva e partecipe la visione del Festival nella culla dell’ormai famoso Bar Papalina nella frazione Corva di Porto Sant’Elpidio, coinvolgendo anche le persone più impensabili tra gli avventori del locale.
Quanti erano gli iscritti il primo anno e quanti sono stati nel 2022?
Il primo anno, nel 2020, gli iscritti erano 50; nel 2021 siamo passati a circa 50mila fino ad arrivare nell’ultima edizione a decuplicare il numero degli iscritti superando la soglia dei 500mila.
Sono cambiate le “regole del gioco” nel tempo? Se sì, come?
Il regolamento è in continua evoluzione di anno in anno. Nell’aggiornarlo, ad esempio, inseriamo dei piccoli “easter egg”, delle chicche nascoste, in base ai partecipanti e agli eventi di cultura pop. Entrando nello specifico sul Regolamento dell’edizione 2023, fra le modifiche più rilevanti, abbiamo aumentato il peso dei punti per il piazzamento finale in classifica dei cantanti e trasformato l’utilizzo degli occhiali da sole. Un cambiamento eclatante visto che fino allo scorso anno portarli sul palco di Sanremo era considerato un malus ma, dopo la straordinaria performance di Dargen D’Amico, abbiamo deciso di trasformarlo in bonus.
Dal 7 all’11 Febbraio 2023 si terrà il Festival di Sanremo. Come si svolgono le vostre giornate durante il Festival?
Vorremmo che le giornate fossero di 36 ore, almeno per 8 ore riusciremmo a dormire. Scherzi a parte, sveglia presto per riguardare la puntata e ricontrollare l’assegnazione di bonus e malus; pranzo leggero anzi leggerissimo mentre riguardiamo la puntata; supervisione attiva h24 su tutti i social. Nel pomeriggio ennesimo controllo per il Var sui punteggi; alle 19.30 la diretta Instagram pre-serata con la rubrica FantaSanremo LIVE! e poi si inizia con la visione della puntata in diretta e la gestione dei relativi commenti sui social. Visto che quest’anno ci saranno 28 artisti in gara pensiamo di fare after per tutta la durata del Festival per guardare e riguardare tutte le esibizioni. Oltre a questo ci sono tutta una serie di appuntamenti che, soprattutto in quella settimana, sono da mettere in conto: interviste, collegamenti radio, ospitate televisive, ecc… Che dobbiamo riguardare la puntata l’abbiamo detto?
Oggi il team del FantaSanremo da quante persone è composto? Potete presentarvi?
Siamo partiti con un piccolo manipolo di appassionati del Festivàl ma ad oggi siamo in continua espansione. Per ora contiamo all’incirca una quindicina di collaboratori che però preferiscono mantenere l’anonimato per salvaguardare la propria incolumità nel caso in cui i punteggi assegnati non fossero soddisfacenti per i fantallenatori.
Siete marchigiani… Vivete e lavorate nelle Marche? Dove?
Raccogliamo un po’ tutte le zone del Fermano e della costa delle “Marche zozze”: da Civitanova Marche a Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio, passando per Fermo, Valmir di Petritoli, Ortezzano ed Amandola.
Quali sono le vostre professioni? Il FantaSanremo è un lavoro a tutti gli effetti?
Siamo tutti musicisti, insegnanti di musica, fonici, operatori dello spettacolo, uniti dall’interesse per il Festival di Sanremo e tutto ciò che genera sulla scena musicale e la cultura pop in generale. Il FantaSanremo è sbarcato online in tempo di pandemia come un passatempo, visto che i nostri lavori erano in una fase di stop. Adesso il progetto è sempre più presente nelle nostre giornate. Stiamo cercando di mantenere i nostri cari vecchi lavori ma il progetto richiede una attenzione altissima e ci occupa ormai tutta la giornata.
Quali obiettivi avete per il futuro? Cosa vedete scritto nel “destino” del Fantasanremo?
Per prima cosa sopravvivere alla nostra “settimana santa”, ovvero quella del Festival. Dopo di che ci aspetterà il FantaEurovision e poi speriamo di continuare a creare altri giochi e format magari non solo in ambito musicale. In tutto ciò non guasterebbe una umile vacanza, magari anche nella nostra splendida Regione.