Intervista alla regista Alessia Gatti: da Fano a NY per inseguire un sogno

In questi giorni ho avuto modo di vedere il cortometraggio ambientato nelle Marche “RADICI“, della regista Alessia Gatti. Mi è piaciuto tantissimo perché in poco più di venti minuti ci regala un ritratto completo e fortemente evocativo del nostro territorio regionale e di chi lo abita. Alessia attraverso il suo lavoro apre il suo cassetto dei ricordi, che diventa così, un po’ anche il nostro.

Mi sono incuriosita e sono riuscita ad intervistarla… ecco cosa ci siamo dette, anzi scritte.

Ringrazio di cuore Alessia per avere condiviso con me alcuni scatti di famiglia, come quelli con i bisnonni ed i nonni, oltre che alcune immagini inedite del backstage, scattate da Valentina Zanella.

Alessia, tu sei nata nelle Marche e rimasta in Italia fino al 2012. Cosa ti ha spinta ad andare in America?

Sì, sono nata a Fano dove ho vissuto fino al liceo, poi mi sono trasferita a Roma per i miei studi universitari e una volta che mi sono laureata ho deciso di partire per NY. Due anni prima di laurearmi avevo fatto un’esperienza di un mese in questa città con una cara amica, anche lei di Fano, ed è stato durante quel viaggio che ho capito che in America forse avrei potuto avere una speranza come attrice e regista. Non è stato amore a prima vista, anzi, NY me la immaginavo più bella, ma è l’energia di questo posto che è unica al mondo. Nonostante le varie idee politiche e contraddizioni che questo Paese presenta, qui si respira un’aria di libertà creativa che non ha eguali.

Alessia Gatti

Come è nata l’idea di creare il cortometraggio RADICI?

Un giorno riflettevo sulla mia infanzia e su quanto mi ritenessi fortunata ad avere un rapporto splendido con i miei nonni e ad avere tanti ricordi di giornate trascorse in campagna e in mezzo alla natura, cosa che qui a NY è un lusso per pochissimi. E’ da lì che ho cominciato a domandarmi cosa penserebbe una bambina americana se venisse immersa in questo contesto “semplice”, campagnolo, fatto di giornate lunghe scandite dal sole e dai pasti, senza wifi né tablet vari.

Così è nato Radici, combinando ricordi e luoghi insieme a storie vere raccontate dai miei nonni.

Nonni
Nonni

Chi ti ha supportata in questo progetto?

Valentina Zanella e Nicola Fedrigoni della K+ Films di Verona mi hanno supportata da subito. Insieme abbiamo collaborato al film “Finché c’è Prosecco c’è speranza” e l’anno seguente, quando ho proposto la mia idea a Valentina, ci siamo immediatamente lanciati con la pre-produzione e nel giro di tre mesi abbiamo iniziato le riprese.

Devo anche ringraziare la Fondazione Marche Cultura che ci ha subito dato suggerimenti in merito a troupe e organizzazioni locali.

Inoltre devo ringraziare mia mamma che ogni giorno esplorava per me le colline nei dintorni di Serrungarina per riuscire a trovare le giuste locations.

Si tratta di un cortometraggio autobiografico?

Hai raccontato le tue di RADICI?

I racconti della nonna sono tutti basati su ricordi e storie realmente accadute ai miei nonni, anche le ricette sono piatti specifici della mia infanzia, specialmente “la zucca”, è una ricetta vecchia della mia bisnonna e chissà che non provenisse da ancora prima.

Molto importante per me era che l’attrice che interpretasse la nonna avesse un accento marchigiano, venendo dal teatro e dalla recitazione ci insegnano sempre a “perdere” la nostra cadenza regionale, ad imparare la dizione. Per questo corto invece ritenevo che la nonna dovesse avere una parlata anconetana per rispettare le origini dei miei nonni paterni. Inoltre ci tenevo a rappresentare le Marche sullo schermo, visto che il nostro accento non viene spesso condiviso al cinema o tv.

Backstage gruppo
Backstage Sara Ciocca

Decisamente autobiografico il sentimento finale di nostalgia misto a senso di colpa e tristezza che provo ogni volta che riparto per l’America. Anche se vivo a NY da 8 anni e sono felice della mia scelta, salutare i familiari prima della partenza non è mai facile.

Radici è una lettera d’amore per il mio territorio, per la mia famiglia.

Backstage

Qual è il tuo personale ricordo più caro che hai delle Marche?

E dei tuoi nonni?

Tutto. Il nostro territorio è di una bellezza unica. Vivere all’estero me lo ha fatto apprezzare ancora di più. Alcuni tra i ricordi più belli dei miei nonni sono la merenda del pomeriggio di nonna Lina con il latte tiepido e i cracker alla marmellata di prugne, le mani calde e l’abbraccio stretto stretto di mio nonno Rolando, i quadri di mio nonno Giorgio e le risate e confidenze di mia nonna Oriana.

Ti va di condividere con noi una foto della tua infanzia nelle Marche che è per te la più rappresentativa?

Perchè hai scelto questa?

Il ricordo dei bisnonni

 

Ho scelto di condividere questa foto di me da piccolissima con i miei bisnonni, perché queste sono le mie Radici.

Quando torni in Italia, qual è il luogo, la città, in cui ti piace di più andare?

Perchè?

Quando torno in Italia spesso uso come scusa il mio compagno americano per esplorare la mia regione da turista! Adoro il castello di Gradara, i piccoli borghi marchigiani tra cui Corinaldo, Mondavio e Serrungarina, ovviamente sono spesso a Fano e Pesaro dove la mia famiglia vive. Un altro posto speciale è Portonovo, dove ho moltissimi ricordi legati ai miei nonni paterni e ai loro racconti, e le grotte di Frasassi!

Hai altre idee progettuali che vorresti sviluppare nelle Marche?

Per ora non ho progetti in territorio marchigiano, ma questa emergenza mondiale mi spinge sempre più a voler aiutare la nostra regione, a valorizzare il nostro territorio quindi non escludo che presto possa nascere qualche collaborazione.

Oggi sei una giovane regista, oltre che presidentessa del festival di cortometraggi “Greenwich Village Film Festival”.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Qui a NY lavoro principalmente come produttrice soprattutto di pubblicità lavorando per diverse case di produzione newyorchesi. Inoltre sto collaborando alla realizzazione di un film americano che si girerà ad Ischia. Il GVFF quest’anno sarà a fine ottobre e sarà la sesta edizione, ne siamo molto orgogliosi.

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